Invitato da
Claudio Mazza,
l’editore di “Quaranta
poesie sulla
lettera”
e da Asma
Gherib, la sua
curatrice e
traduttrice,
visitai
l’Italia (lode
a Dio il
Generoso per
avermi
concesso
questa grazia)
per presentare
la raccolta
poetica nella
sua versione
italiana.
Lessi di
conseguenza in
lingua araba:
Noè è
arrivato e se
n’è andato,
Le monete di
Gilgamesh,
Ballo
segreto
e
Profondità.
Brani che a
loro volta
furono letti
in lingua
italiana da
Vicenzo Pomar.
Inoltre,
durante la
presentazione,
intervennero
Mario Moncada
di Monforte,
con
un’interpretazione
e analisi
profonda del
libro
pubblicato
a Palermo da
Nuova Ipsa
Editore, e,
Asma Gherib
con una
descrizione
dettagliata
della sua
esperienza di
traduzione e
di critica
artistica
e spirituale,
delineando al
contempo le
varie
sfumature del
suo viaggio
all’interno
della poetica
di un autore
che scrive
testi
appartenenti
al “Segreto”,
o meglio
ancora, di un
autore che ha
scelto “la
lettera” come
segreto e il
“punto” come
talismano,
facendo così
diventare
l’alfabeto
arabo, un
testimone di
realtà coperte
da maschere
che svelano
tutto a tutti.
La traduttrice
ha documentato
le sue
opinioni con
una raccolta
di dipinti da
lei realizzati
e
antecedentemente
ispirati da
alcuni testi
dell’opera. I
vari
intereventi
furono gestiti
da Vincenzo
Prestigiacomo.
Per la stessa
occasione, il
quotidiano “La
Sicilia”
pubblicò il 10
marzo 2012
Alla
ricerca del
sole dello
spirito,
articolo il
cui testo è il
seguente: «Il
poeta alla
ricerca del
Sole dello
Spirito dentro
il buio
universale
approda per la
prima volta in
Italia. Il
personaggio in
questione
è l’iracheno
Adeeb Kamal
Ad-Deen, che
ha vinto il
premio più
importante
della poesia
irachena nel
1999. E oggi
(ore 17,30)
sarà al
Kursaal
Kalhesa del
Foro Italico
per presentare
il suo libro «Quaranta
poesie sulla
terra»,
con interventi
di Asma Gherib
e Mario
Moncada di
Monforte;
leggerà alcuni
brani Vincenzo
Pomar. La
scrittrice
marocchina
Asma Gherib
conosce molto
bene il poeta
iracheno.
Dice: "Non è
facile leggere
le opere di
Adeeb Kamal
Ad-Deen e non
lo è neanche
tradurle.
Bisogna
innamorarsi
del suo
alfabeto e
soprattutto
imparare,
prima di
decidere di
tuffarsi
dentro, ad
ammirare da
lontano le
coste e le
onde del suo
mare. Mi
avvicinai ai
suoi scritti
con grande
timidezza e
grande stupore
e lì incontrai
quella bambina
edenica, una
bambina che
emergeva dalle
parole del
poeta e mi
tendeva la
mano
invitandomi a
giocare, a
ridere e a
piangere con
lei. E ogni
volta, prima
di scomparire,
mi sussurrava
questi versi:'La
lettera
insignificante/
farà scoppiare
una guerra
altrettanto
insignificante,
/ una guerra
che mangerà il
frumento e il
latte./ Una
volta
realizzato
questo scopo,
/ essa
costringerà
tutte le altre
lettere/ a
essere
partecipe di
quella guerra
stupida, /
fino a quando
non le si
sottometteranno
tutti gli
alfabeti, / e
fino a quando
la scrittura
non si sarà
trasformata in
un delirio
gigantesco’.
Versi che, a
sentirli
accesero
dentro il mio
cuore e la mia
mente mille
interrogazioni:
cosa vorrà da
me questa
bambina? E
perché dal suo
capo vengono
fuori i rami
di un albero,
fatti di zolfo
rosso e i cui
frutti
generano delle
lettere verdi,
come il colore
dello
smeraldo?" La
scrittrice
Asma Gherib
afferma che
non fu facile
rispondere a
queste
domande. Poi
continua: “Si
trattava di
percorrere un
cammino
preciso: dal
semplice
ascolto,
passare alla
lettura e
dunque alla
traduzione.
Sì, perché in
tutti questi
anni trascorsi
a tradurre
testi di
letteratura
araba e
italiana ho
imparato, tra
le varie cose,
che se davvero
si vogliano
aprire le
serrature di
un testo che
si preannuncia
impossibile
sin dal primo
rigo, bisogna
tradurlo in
un’altra
lingua,
smembrarlo
parte per
parte e, a
quel punto,
non sarà più
dei semplici
traduttori, ma
i trasformerà
in un
alchimista”.
Gli
scritti di
Adeeb Kamal
Ad-Deen sono
stati tradotti
in inglese,
francese,
tedesco,
rumeno,
italiano
e
curdo. Le sue
poesie sono
state
pubblicate in
diverse
riviste e siti
web iracheni,
arabi e
australiani.»
Adeeb Kamal
Ad-Deen
ÃÏíÈ
ßãÇá ÇáÏíä
Poeta
iracheno, nato
il 1953 a
Babele e
residente in
Australia. A
Baghdad, nel
1977, si
laurea in
scienze
economiche e
nel 1999 in
letteratura
inglese.
Nel
2005, consegue
il diploma in
traduzione
simultanea
presso
l’Istituto
Tecnico, in
Australia del
sud.
L’esperienza
poetica dello
scrittore,
ispirata e
basata sullo
studio dei
segreti
dell’alfabeto
arabo, ha
ricevuto molte
critiche sia
da parte del
mondo arabo,
dove alcuni
studiosi hanno
approfondito
le ricerche in
merito, sia da
parte di
letterati
stranieri. Gli
scritti
dell’autore
sull’argomento
sono stati
tradotti in
inglese,
francese,
tedesco,
rumeno,
italiano e
curdo; le sue
poesie sono
state
pubblicate in
diverse
riviste e siti
web iracheni,
arabi e
australiani.
Adīb
Kamāl ad-Dīn,
ha partecipato
a diversi
festival della
poesia, in
Iraq e in
Giordania, ma
anche
all’estero,
come il
festival
organizzato
nel 2000 in
Australia e
Francia, “La
primavera
della poesia”.
Adīb
Kamāl ad-Dīn,
é attualmente
membro di
istituti di
letteratura,
di giornalismo
e di
traduzione
iracheni,
arabi e
australiani.
Ha
tradotto in
lingua araba
opere di poeti
e scrittori
provenienti
dall’America,
la Germania,
la Cina, il
Giappone,
l'Australia,
la Nuova
Zelanda e la
Corea.
Nel
1999, vince il
grande premio
della
creatività
poetica.
Ha
contribuito
alla
realizzazione
dei programmi
emessi dalla
Radio
irachena:
“Ahlan
wa
sahlan/Benvenuti”,
“Shu‘arā’ mina
al-Irāq/Poeti
dall’Iraq”,
“Al-barnāmağ
al-maftūh/Il
programma
aperto”,
“Thuluth sā‘ah
ma‘a/ Quindici
minuti con” e
“Harf wa
khams
shakhsiyyāt/
Una lettera
e
cinque
personaggi”.
Adīb
Kamāl ad-Dīn,
lavora per la
stampa dal
1975, e ha
partecipato
alla
fondazione
della rivista
“Asfār/Viaggi”.
Inoltre egli è
membro dei
seguenti enti:
- Il
sindacato dei
giornalisti
iracheni,
arabi e
internazionali.
- La
lega dei
letterati in
Iraq
- La
lega dei
letterati
arabi
-
L’associazione
dei traduttori
iracheni
-
L’associazione
degli
scrittori
australiani.
Tra le
sue tante
opere citiamo:
-
Tafāsīl
(Dettagli),
Matba‘at
al-Gharrī
al-hadīthah,
Nağaf (Iraq),
1976 .
-
Diwān
'Arabī
(Raccolta
poetica
araba), Dār
ash-sh’ūn
ath-thaqāfiyyah
al-‘āmmah,
Baghdād, 1981.
-
Ğīm,
Dār ash-sh’ūn
ath-thaqāfiyyah
al-‘āmmah,
Baghdād, 1989.
-
Nūn,
Dār al-Jāhiz,
Baghd ād,
1993.
-
Akhbār
Al-Ma'nā (Le
notizie del
senso), Dār
ash-sh’ūn
ath-thaqāfiyyah
al-‘āmmah,
Baghdād, 1996.
-
Al-Nuqtah
(Il punto),
prima edizione
da Dār
ash-sh’ūn
ath-thaqāfiyyah
al-‘āmmah,
Baghdād, 1999.
La
seconda è da
Al-Mu’assasah
al-‘arabiyyah
li ad-Dirāsāt
wa an-nashr,
Amman/Beirut.
-
Hā',
Al-Mu’assasah
al-‘arabiyyah
li ad-Dirāsāt
wa an-nashr,
Amman/Beirut,
2002.
- Mā
qabla
al-nuqta, Mā
ba'da
Al-ḥarf
(Prima della
lettera, oltre
al punto), Dār
azminah li
an-nashr wa
at-tawzī‘,
Amman
(Giordania),2006.
-
Shağarat
al-hurūf
(l’albero
delle
lettere), Dār
azminah li
an-nashr wa
at-tawzī‘,
Amman
(Giordania),2007.
-
Ubuwwah
(Paternità),
Dār azminah li
an-nashr wa
at-tawzī‘,
Amman
(Giordania),2009
-
Arba‘ūna
qasīdah ‘An
al-harf,
(quaranta
poesie sulla
lettera), Dār
azminah li
an-nashr wa
at-tawzī‘,
Amman
(Giordania),2009
-
Aqūlu
al-harf wa
a‘nī asābi‘iī
‘Dico la
lettera e
intendo le mie
dita’ al-Dār
al-‘arabiyyah
li al-‘ulūm
Nāshirūn,
Beirut, 2011.
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